Millequattrocento anni dopo l’avvento dell’Islam la Dichiarazione sulla “Fratellanza umana, per la pace mondiale e la convivenza comune”, firmata il 4 febbraio 2019 da papa Francesco e dal grande imam di Al-Azhar Al.Tayyeb, non costituisce solo una svolta nei rapporti tra mondo cristiano e mondo musulmano, ma completa simbolicamente il discorso sulle religione abramitiche iniziato dal concilio Vaticano II con il documento fondamentale “Nostra Aetate” sui legami e i rapporti tra Cristianesimo ed Ebraismo. L’appello di Abu Dhabi va al di là di una visione strettamente bilaterale, abbraccia simbolicamente l’atteggiamento che dovrebbe avere ogni dialogo interreligioso: “Vedere nell’altro un fratello da sostenere e da amare”. Al tempo stesso si ritrovano nel testo istanze profondamente laiche: il valore della tolleranza e del pluralismo religioso, l’eguaglianza dei cittadini, la promozione dei diritti della donna, la condanna della violenza e del terrorismo.
modera Marco Politi
ore 12:45 — Conclusioni